Curiosità

• Qual è la differenza tra psichiatra e psicologo?

  Lo Psicologo è laureato in Psicologia. La semplice laurea non gli consente di praticare la psicoterapia.
  Per poter diventare Psicoterapeuta è necessario che egli frequenti una specifica scuola di specializzazione in Psicoterapia.
  Lo Psichiatra è laureato in Medicina e Chirurgia ed ha successivamente frequentato, per cinque anni, una Scuola di Specializzazione in Psichiatria.
  Il diploma di specializzazione lo abilita ad esercitare la professione di Psichiatra e di Psicoterapeuta.
  Alcuni Psichiatri, finita la Scuola di specializzazione in Psichiatria, scelgono di perfezionarsi ulteriormente frequentando, per altri quattro anni, una Scuola di specializzazione in Psicoterapia (es. Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell'Istituto di Gestalt Therapy).
  In definitiva, sia lo Psichiatra che lo Psicologo specializzato possono praticare la psicoterapia.
  Per cui è da sfatare la credenza popolare che dallo Psichiatra si recano i pazienti “più gravi”.
  Considerato che quasi tutti i “sintomi psichici” che provocano malessere possono essere dovuti a malattie organiche (es. gastrite, anemia, diabete, patologie della tiroide, ipertensione, disturbi respiratori, ecc…), solo la consulenza di un medico psichiatra consente di escludere la presenza di queste malattie, a volte anche gravi e necessitanti di urgente intervento.
  Solo lo psichiatra altresì può prescrivere, se necessario, una terapia farmacologica.

• Cosa cura il neurologo?

  Il neurologo è un medico specialista in neurologia, la branca della medicina che si occupa delle malattie che interessano gli organi del sistema nervoso, dall'encefalo ai nervi periferici. Esempi di patologie di competenza neurologica sono: ictus, paralisi, distonie, epilessia, cefalee, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer e le lesioni o malformazioni del sistema nervoso in genere. Non è abilitato a praticare la psicoterapia, non avendone competenza.

• Come si svolge la prima visita?

  La persona interessata ad una consulenza contatta telefonicamente lo Studio Catalfo. Durante il colloquio telefonico si accennano i motivi della richiesta e si fissa un appuntamento presso lo Studio di Catania o di Adrano. E’ richiesta la massima puntualità, al fine di garantire la privacy. Di norma il colloquio si effettua solo con la persona interessata ma, se questa lo richiede, possono partecipare anche i familiari. Lo Studio è dotato di una sala d’aspetto. Inizialmente vengono raccolti i dati anagrafici ed una breve storia di vita. Successivamente la persona espone il disagio che lo ha spinto a richiedere la consulenza. Non vengono utilizzati test psicologici, né apparecchiature; non ci si sdraia sul lettino. Nello Studio Catalfo non si pratica ipnosi. Il colloquio avviene con uno stile “normale”, riservato e rassicurante (come quando ci si confida con una “figura di cura”). A volte è necessario un ulteriore incontro, affinché la persona abbia una più chiara consapevolezza dei suoi bisogni. Alla fine del colloquio, laddove il terapeuta riconosca che il bisogno della persona necessiti di un intervento clinico, propone un suo progetto terapeutico che può consistere in alcuni colloqui “di sostegno” (per i disagi più lievi), in un percorso di psicoterapia, in una prescrizione farmacologica o infine in un percorso che comprenda sia la farmacoterapia che la psicoterapia. Tali opzioni vengono discusse con la persona finché non si pervenga ad un progetto terapeutico condiviso.

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